Il futuro tram-treno del Luganese continua a far discutere. L’ultimo in ordine di tempo a prendere posizione sul progetto è stato ieri il PLR di Bioggio, che ha evidenziato due criticità che si auspica possano essere corrette al momento della realizzazione. Criticità che però non riguardano lo spostamento del tracciato tra Bioggio e Manno dalla Strada Regina alla zona industriale (su binari già esistenti), come chiesto tramite una petizione da oltre 2.500 persone (cfr. l’edizione di ieri). Da quel lato, sottolinea il comitato del PLR, «il progetto presentato è definitivo e abbiamo ritenuto che non abbia senso chiedersi se esistano dei tracciati alternativi». Le due criticità riscontrate riguardano piuttosto «un impatto negativo sulla viabilità del comparto Bioggio/Manno». La prima è il prospettato Park & Ride che verrà costruito a Bioggio. Secondo i liberali radicali questo dovrebbe sorgere in zona Suglio a Manno, «al capolinea della tratta». Il timore nell’averlo a Bioggio è che diventi «un generatore di traffico notevole che intaserebbe inutilmente le vie di comunicazione, attraendo automobilisti dall’autostrada, dalla Valle del Vedeggio, dai Comuni verso Ponte Tresa e da oltre confine solo per utilizzare il tram in direzione di Lugano. Sarebbe molto meglio aumentare le frequenze dell’Autopostale, in modo che la maggior parte della popolazione rinunci a usare l’auto». L’ubicazione definitiva, in ogni caso, secondo il partito, andrebbe stabilita in concomitanza con la circonvallazione Agno-Bioggio «per evitare inutili adattamenti a posteriori». La seconda criticità è la prospettata diminuzione, dagli attuali quattro a uno, degli accessi alla zona industriale dalla Strada Regina: sia per i rischi in caso d’incidenti (non vi sarebbero sufficienti vie di fuga) sia per il riversamento di mezzi pesanti sulla strada cantonale, già fortemente sollecitata. Viene quindi chiesto di mantenere almeno tre accessi.