Il Municipio ha deciso lunedì di non ricorerre al Tribunale federale contro l’allungamento della pista approvato da Berna. L’allungamento della pista dell’aeroporto di Lugano-Agno può partire. Il Municipio di Bioggio ha infatti rinunciato lunedì sera a ricorrere al Tribunale federale contro la decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF), che il 14 marzo scorso aveva respinto il ricorso del Comune luganese, dando di fatto il via libera all’estensione dell’infrastruttura, approvato nel 2012 dal Dipartimento federale dei trasporti.
“Abbiamo valutato i pro e i contro e le possibilità di vincere – dopo il no del TAF – sono minime”, ci ha detto il sindaco Mauro Bernasconi. E’ stato però deciso di effettuare una perizia fonica prima e dopo i lavori. Il progetto prevede l’estensione della pista a nord di 70 metri e un allargamento di 45 e consentirà di aumentare la sicurezza dello scalo e, di fatto, di far atterrare aerei più capienti.
Dal canto suo, come ha spiegato il municipale Angelo Jelmini, capodicastero, la Città di Lugano ha già votato e approvato l’investimento che ammonta a circa 2,5 milioni di franchi. Si sta preparando il messaggio per ricapitalizzare la società di gestione dello scalo, il potenziamento dell’infrastruttura con nuovi hangar e il riordino di un comparto le cui proprietà e competenza sono molto frammentate. CSI/Red MM
Lo scorso 15.2.2014 si è svolta a Rivera una mattinata che ha coinvolto un centinaio di delegati e simpatizzanti. Un’occasione di incontro di dibattito e confronto sul tema scuola., con uno sguardo rivolto in particolare alla scuola media. L’evento organizzato dal gruppo di lavoro attivo da un anno, coordinato da Omar Gianora e Marco Martucci si è focalizzato in particolare su quattro temi principali: “Scuole comunali e rapporti con il cantone”, “Scuola media: come valorizzare le specificità di ogni allievo”, “Dopo la scuola media: quali alternative oltre al liceo” e “Formazione e valorizzazione di docenti e dirigenti scolastici”. Per il PLR la licenza di scuola media deve essere rivalorizzata ed è necessario garantire una maggiore collaborazione tra il mondo della scuola e quello delle imprese. Inoltre dal workshop è emersa la necessità di migliorare l’immagine del docente e il rispetto di questa figura nella società.
“Erano mesi che desideravo affiancare al nostro marchio di colore blu su bianco “PLR I Liberali Radicali”, un simbolo che riconducesse ai nostri valori, alle nostre virtù. Anche perché diffuse erano le critiche che sentivo durante i miei incontri politici. Ho osservato simboli di altri partiti in Svizzera e all’estero e soprattutto ho ammirato i vessilli delle nostre sezioni, alcuni dei quali delle autentiche opere d’arte! In questi vessilli la fiaccola compariva spesso in forme differenti. Ammetto di essere stato “fulminato” da una ricamata a mano su un vessillo dei Giovani Liberali Radicali di Daro del 1913, accompagnata da due parole pesanti come macigni: libertà e progresso. Questo simbolo oltre che ricordarmi gli sforzi, le fatiche e il grande ottimismo dei giovani di allora, è qualche cosa che illumina, riscalda, ravviva, incita e per così dire stimola il “fuoco sacro”. Questa fiamma ritrovata ci accompagnerà dunque ancora e oggi più che mai. Dove si accusano i partiti di non avere più visioni, di essere ormai delle scatole vuote sempre più distaccate dai cittadini. Ecco che in questa situazione penso faccia bene anche a noi Liberali Radicali essere autocritici e rinverdire le nostre origini. E questa fiaccola ci deve servire proprio di aiuto in particolare quando ci troviamo di fronte a situazioni politiche intricate, complesse. Dunque una fonte di luce, di energia e di buon senso, una virtù quest’ultima sempre più rara.”
Rocco Cattaneo, Presidente PLR
Ho letto con interesse l’articolo di Giancarlo Ré pubblicato sul CdT di martedì 12 novembre e in parte posso condividere le opinioni espresse dall’articolista. Dopo una più profonda analisi della situazione di Bioggio, comune dove abito, mi rendo conto che anche le periferie sono molto generose con i centri urbani, in quanto ci sono parecchie infrastrutture collocate sul territorio di Bioggio che vanno a beneficio del centro urbano di Lugano. Non metto in dubbio che anche Bioggio tragga dei vantaggi dalla vicinanza del polo urbano di Lugano, ma d’altro canto anche Lugano ha spostato in periferia tante infrastrutture e attività non gradite. Qui di seguito vorrei elencare alcuni esempi.